Dall’India, il rituale del masala chai

Nello yoga ciascuno è per sé stesso la via e insieme il mezzo. La via altro non è che la rivelazione e la liberazione, pensieri dell’antica saggezza mistica orientale spesso di difficile trasposizione per noi occidentali, trascinati da una vita con ritmi troppo spesso alienanti. Più spesso sarebbe forse possibile ritagliare dei momenti della giornata da dedicare a quello che in India è un rituale chiamato MASALA CHAI.

La storia del tipico tè indiano che tutti noi conosciamo, inizia nel 1823 quando la Compagnia Britannica delle Indie Orientali ne ha promosso il consumo per contrastare il monopolio cinese. In realtà la pianta del tè è presente da millenni in questa regione: la varietà camelia assamica della regione dell’Assam era considerata una delle piante medicinali dell’antica medicina ayurvedica, perciò era utilizzato non tanto come bevanda ma come medicinale.

Tuttavia la miscela faticava a far breccia nei cuori della popolazione, perché il tè era troppo costoso per quasi tutti gli indiani. Ecco però che con gli inizi del ‘900, la proprietà britannica dell’Indian Tea Association inizia a proporlo ai brahmini, la casta indiana più influente. Ma poiché Il tè nero rimaneva comunque costoso si aggiunsero quindi alla bevanda latte, zucchero e spezie, per mantenere la miscela saporita mantenendo i prezzi più bassi.  Grazie a questa variante “economica” iniziano a diffondersi i wallash chai, chioschetti per il tè situati in punti strategici delle città. Così il tè entrò a tutti gli effetti nella cultura indiana, dando origine al rito del Masala Chai.

Il tè chai è una bevanda che viene servita caldissima, talvolta in bicchierini di vetro, altre volte in ciotole di Terracotta.

METODO DI PREPARAZIONE DEL MASALA CHAI

Gli elementi immancabili per preparare una fumante tazza di Masala Chai sono il tè nero, preferibilmente di Assan, il latte e ovviamente le spezie. L’insieme di aromi utilizzati prende il nome di karha e varia a seconda delle diverse tradizioni regionali. Oltre a quelle già citate sopra, possiamo aggiungere a piacere altre spezie saporite come zenzero, chiodi di garofano e pepe.

Per prima cosa portate l’acqua a ebollizione inserendovi le spezie scelte. Successivamente, lontano dal fuoco, aggiungiamo tè nero e lasciamolo in infusione per qualche minuto. Infine filtriamo e aggiungiamo il latte caldo lasciando riposare per 10 minuti. Si consuma caldissima  nelle case, nei locali e persino per strada.

LO YOGI TEA

Sicuramente avere a disposizione tutti gli ingredienti è talvolta complicato, molto più pratico è scegliere tra i tanti tipi di YOGI tea già pronti quelli che più ci piacciono. E se scegliamo miscele dalle proprietà rinfrescanti, possiamo anche berlo freddo!

La storia di Yogi Tea è legata alla mitologia e alle antiche tradizioni di Oriente: dalle sponde del fiume Gange alle cime dell’Himalaya, gli yogi tramandarono di generazione in generazione le ricette delle loro tisane di spezie per rinvigorire il corpo e calmare mente e spirito.

Nel 1969, Yogi Bhajan portò questa tradizione in Occidente e le tisane aromatizzate e uniche furono servite, con grande successo, nei ristoranti vegetariani europei della Golden Temple. Nacque così la Yogi Tea Company, che da allora ha saputo sviluppare sempre nuovi progetti per l’agricoltura a livello mondiale, così da assicurare fonti biologiche sicure ad ognuna delle sessantacinque erbe e spezie contenute nelle miscele. Per i curiosi ecco la ricetta originale YOGI TEA

Ingredienti:

300 ml acqua

3 chiodi di garofano

4 chicchi di pepe nero

4 bacche di cardamomo (frantumate)

2 fette di zenzero fresco

½ bacchetta di cannella

¼ di cucchiaino di tè nero

½ tazza di latte o sostituto del latte

Ora che l’estate è arrivata sarà anche più piacevole sorseggiare durante le giornate più calde un rinfrescante Yogi tea freddo. Per combattere l’afa, si sa, bisogna bere tanto. In Farmacia troverete una bella selezione di yogi tea. Lasciati consigliare sulle miscele più rinfrescanti e poi aggiungi a piacimento al tuo yogi tea freddato del latte di cocco o del buon latte vegetale. Il risultato sarà sorprendente!

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