Gestire l’ansia: i consigli della Dott.ssa Anna Maria

Vivere sembra essere diventato sempre più difficile. Ne siamo consapevoli ma questa consapevolezza non ci impedisce di evitare ritmi accelerati imposti dalla società, ritmi che comportano poi sensi di colpa, di inadeguatezza, di limitatezza che inevitabilmente ostacolano passioni, desideri, iniziative.

Viviamo come se per assurdo non fosse la nostra vita, sommersi da problemi individuali ma anche globali come quelli politici, economici, ambientali. Per i giovani è ancora più complicato in quanto devono accettare un mondo ricevuto in eredità che troppo spesso non è come lo immaginavano. Tutto questo condiziona il nostro vivere quotidiano generando spesso disturbi fisici. Tra questi il primo, diffuso soprattutto tra il sesso femminile, è un ansia generalizzata. E’ doveroso sottolineare come l’ansia sia di per sé un aspetto positivo della nostra vita specialmente nei confronti di una potenziale minaccia: non a caso anche in natura animali come i conigli e le lepri hanno i centri di attivazione dell’ansia più sensibili.

Inoltre conta molto il tipo di vita che si conduce e la famiglia in cui si è cresciuti. Se si nasce ansiosi in senso positivo si diventa poi coraggiosi; d’altro canto una mancanza di ansia fisiologica ci mette a rischio di comportamenti sconsiderati. Quando l’ansia diventa sproporzionata e dura troppo a lungo influisce sul normale fluire della vita e assume aspetti patologici specialmente quando si trasforma in qualcosa di ancora più oscuro come le fobie e le manie ossessive compulsive dando origine queste ultime a rituali che bloccano lo scorrere della vita. Per assurdo le persone ansiose vivono bene lo stress ma vivono male situazioni più banali come andare al cinema, incontrare amici, avere un colloquio di lavoro.

Molti cercano di vincere l’ansia ricorrendo all’assunzione di alcool e questo a lungo andare si trasforma in una dipendenza con una crescente richiesta di dosi superiori di alcol perché il fegato impara a smaltirlo sempre più velocemente. I segnali di ansia generalizzata sono inizialmente: preoccupazione esagerata, stanchezza fisica con contratture e spasmi muscolari, irrequietezza, insonnia, difficoltà di concentrazione. I segnali di ansia generalizzata possono in una seconda fase sfociare in un attacco di panico vero e proprio che molti confondono con un attacco cardiaco e finiscono al pronto soccorso in preda a sintomi come tachicardia, sudorazione, senso di soffocamento, aumento della pressione arteriosa, spasmi intestinali a volte con diarrea.

La maniera migliore di reagire ai primi sintomi di ansia mal gestita è sicuramente quella di rivalutare il propio stile di vita facendo maggior attenzione ai ritmi sonno-veglia e all’alimentazione e concedendosi spazi per il rilassamento e la meditazione. La medicina ufficiale in alcuni casi prevede l’uso dei cosiddetti psicofarmaci quali ad esempio le benzodiazepine che pur avendo il loro effetto (limitato all’assunzione) non sono scevri da controindicazioni come la dipendenza e il rischio di abuso.

La medicina naturale ha tra le proprie armi la fitoterapia (che utilizza piante come la melissa, la passiflora, il tiglio e la valeriana che mimano un po’ l’effetto del farmaco) e la floriterapia con i Fiori di Bach.

Il Dott. Edward Bach sosteneva che all’origine di ogni disturbo fisico ci siano paure ed emozioni mal gestite. Un’emozione negativa è all’origine di ogni disturbo psicosomatico: guarendo la mente, il corpo naturalmente si adegua e ritrova il suo equilibrio armonioso. Sulla base di tali principi il Dott. Bach identificò 38 rimedi floreali corrispondenti a 38 tipi di emozione la cui «energia» entra in vibrazione con l’energia umana ed è in grado di trasformare l’emozione negativa nel suo tratto positivo. La floriteria non si pone come obiettivo quello di eliminare l’emozione ma di trasformarla per ridare armonia alla persona colpita da malessere.

I fiori di Bach sono ottenuti in prevalenza da piante spontanee ad eccezione del Rock Wather che è acqua sorgiva da rocce di luoghi incontaminati. Il Dott. Bach attento e sensibile medico omeopata degli inizi del 900 si mise in un momento molto particolare della sua vita a osservare e ascoltare la natura e individuò 38 fiori per ogni nostro stato d’animo. Considerando che l’anima è la nostra parte divina mentre il corpo fisico è il riflesso della personalità e il modo in cui conosciamo noi stessi, quando anima e personalità sono in armonia ciò che ne scaturisce è gioia, bellezza, pace, salute. Quando d’altro canto ci conformiamo a pregiudizi e influenze esterne nasce il conflitto, il malessere del corpo.

Bach individua come causa scatenante l’ansia, la paura, ma esistono diversi tipi di paure e Bach le ha analizzate nel primo gruppo dei fiori di cui parleremo la prossima volta.

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