Il magnesio: proprietà e usi in Medicina Naturale

Spesso quando si acquistano integratori in farmacia per migliorare il nostro stato di salute ricorriamo ad una supplementazione di Magnesio, minerale identificato nella nomenclatura chimica con il simbolo Mg2+.  Il Magnesio è molto presente in natura, lo troviamo sulle rocce ed in particolare nella magnesite e dolomite, lo si trova anche nell’acqua del mare ed in alcuni depositi marini, costituisce il 3.5 % della superficie terrestre. Il Mg2+ regola oltre 300 processi biochimici nel nostro organismo ed è fondamentale per il funzionamento di numerosi enzimi e per le reazioni biochimiche ATP dipendenti, quali quelle del ciclo di Krebs, è localizzato per il 60% nelle ossa, per il 39 % nei muscoli e per l’1 % nel sangue ed altri tessuti; la quantità massima rilevabile nell’uomo è di circa 25 grammi. Le nostre cellule hanno una grande avidità di questo elemento e continuamente cercano di accumularlo, il fabbisogno di Mg2+ varia a seconda dell’età e delle condizioni di salute dell’individuo, con un quantitativo che va dai 300 ai 500 mg al giorno (il massimo quantitativo consentito in un integratore alimentare è di 375 mg al giorno).

Il Mg2+ svolge diverse funzioni biochimiche nel nostro organismo: 

  • attiva i processi deputati alla produzione di energia, importante è dunque il suo contributo alla riduzione di stanchezza e affaticamento, 
  • contribuisce a mantenere una normale funzione muscolare,
  • contribuisce all’equilibrio elettrolitico, perché rappresenta il maggior regolatore dei flussi di entrata e di uscita cellulare di altri minerali come Calcio, Sodio e Potassio, condizione indispensabile per il corretto funzionamento delle cellule compresa la loro divisione,
  • contribuisce alla normale attività del sistema nervoso a livello del quale agisce sempre come moderatore contribuendo grandemente al benessere psicologico,
  • contribuisce al buon funzionamento di molte strutture proteiche dell’organismo umano,
  • è un elemento strutturale di ossa e denti,
  • stimola l’assorbimento intestinale di altri minerali quali Calcio, Fosforo, Sodio e Potassio,
  • favorisce l’utilizzazione ottimale da parte dell’organismo delle vitamine del gruppo B e della B6 in particolare, della vitamina C ed E.

Vista l’importanza di questo minerale è normale che una riduzione dei suoi livelli nel nostro organismo genera una sintomatologia da carenza di Mg2+ quando la concentrazione plasmatica è inferiore a 1,9 mg/dl che si manifesta con svariati sintomi, i più noti sono: astenia, crampi e tremori muscolari, insonnia, irritabilità, nervosismo e confusione. In caso di grave ipomagnesiemia si possono riscontrare anche aritmie cardiache ed ipertensione arteriosa. In gravidanza, la carenza di magnesio può causare contrazioni uterine, con conseguente rischio di parto prematuro. Nelle donne in età fertile, un apporto insufficiente di magnesio si associa spesso ad una sindrome premestruale dolorosa. Bassi livelli di Mg2+ si osservano frequentemente, nelle persone anziane, negli alcolisti, negli atleti per via della perdita del minerale con la sudorazione, nei diabetici, nei pazienti affetti da patologie intestinali e renali ed in chi assume farmaci lassativi e diuretici. Qualsiasi situazione stressante sia essa di natura fisica, psicologica, metabolica o ambientale comporta una deplezione di Mg2+. E’ bene ricordare inoltre che una carenza di magnesio può scaturire anche da abitudini alimentari sbagliate come il consumo di eccessive quantità di farine raffinate che sono povere di questo minerale, il consumo eccessivo di alcool e caffè che comportano una riduzione di Mg2+, inoltre una dieta ricca di prodotti latteo caseari che sono ricchi di Calcio ma poveri di Magnesio si traduce in un bilancio negativo per il Mg2+.

E allora, se è certo il punto di partenza che ci indica nel Magnesio un minerale non soltanto utile, bensì indispensabile per il mantenimento di un buono stato di salute, come possiamo garantirci efficacemente il quotidiano rifornimento di questo prezioso elemento?  Un primo step quindi è quello di introdurlo con l’alimentazione, i cibi che ne sono ricchi sono le verdure a foglia verde, come gli spinaci, i carciofi, i cereali integrali quali il riso e la crusca, la soia, la frutta secca, i legumi, le banane, il cacao. 

L’alternativa all’alimentazione per sopperire alla carenza di magnesio è la sua integrazione con gli integratori alimentari, ne esistono diversi tipi in diverse combinazioni chimiche che ne influenzano il suo assorbimento. Le migliori da questo punto di vista sono quelle che garantiscono un passaggio veloce dallo stomaco al circolo sanguigno, attraverso un efficace trasporto intermedio a livello intestinale. Un esempio efficace è il Magnesio combinato alla glicina, un aminoacido comunemente presente in natura, che costituisce una formula eccellente di alcuni integratori alimentari. Tale combinazione permette la massimizzazione del passaggio nel sangue del Magnesio che assumiamo, aspetto per nulla scontato.  Alcune forme minerali infatti presentano un assorbimento piuttosto basso di Magnesio, il quale dopo l’assunzione orale si ferma in gran parte nell’intestino, per poi venire espulso come materiale di rifiuto eliminato dall’intestino. 

Tra gli integratori a base di magnesio vorrei citare il sale tissutale di Schussler Magnesium Phosforicum o Fosfato acido di Magnesio. William Heinrich Schussler fu il medico tedesco che verso la fine del 1800  dimostrò con i suoi studi che l’organismo umano non può fare a meno di 12 sali minerali fondamentali  che sono indispensabili per il corretto funzionamento di tutti gli organi e tessuti  e che la loro carenza è causa di malattie in quanto questi sali svolgono la loro azione in qualità di sostanze funzionali a livello del liquido interstiziale, della membrana cellulare o direttamente all’interno delle cellule stesse.  A seconda dei diversi organi e tessuti prevalgono sali specifici; in caso di malattia, che è causata dalla perturbazione nella concentrazione dei sali, quindi è possibile trattare il tessuto malato somministrando i sali caratteristici del tessuto stesso in piccole quantità. La struttura e la biochimica dell’organismo umano dipende dalla giusta quantità e distribuzione di alcuni sali in ogni cellula. Schussler propose il suo sistema terapeutico che egli chiamò “Terapia biochimica” basato sulla somministrazione di una serie di sali inorganici in piccole quantità, preparati con metodo omeopatico cioè triturati, diluiti e dinamizzati alla diluizione D6 (sesta decimale). Detti Sali sono oggi conosciuti come i Sali tissutali di Schussler.

Nei sali di Schussler vi sono sempre un elemento basico ed uno acido legati insieme per cui l’organismo non deve associare tali molecole partendo dai singoli elementi, in questa forma vengono rapidamente assorbiti dall’apparato digerente.  I 12 Sali tissutali sono composti da 3 sali di calcio, 1 sale di ferro, 3 sali di potassio, 1 sale di magnesio e 3 sali di sodio ed ognuno di essi svolge funzioni biochimiche ben precise nell’organismo umano.

 Il Fosfato acido di Magnesio o Magnesium Phosphoricum è il sale tissutale N. 8 di Schussler, esso regola il sistema nervoso e neurovegetativo in tutti i suoi aspetti, ne modera l’eccitabilità e riduce la trasmissione degli impulsi nervosi diretti alla muscolatura liscia e striata. Una sua carenza si manifesta con disturbi a carico dell’apparato gastroenterico con alterazioni della peristalsi quali stipsi, diarrea, coliche intestinali ed essendo un componente del tessuto osseo, in sua carenza si avvertono dolori spasmodici migranti lungo un arto. Con la sua somministrazione si attenua la componente spastica della muscolatura uterina, ciò lo rende efficace nei dolori mestruali e nella dismenorrea, anche le coliche biliari e urinarie ne trovano giovamento, a livello intestinale si usa oltre che per attenuare coliche spastiche anche per eliminare il meteorismo poiché riesce a legare i gas di ammoniaca favorendone l’eliminazione. A livello neurovegetativo regola i ritmi sonno veglia facilitando il sonno. 

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Per concludere vi ricordo sempre prima di assumere qualsiasi integratore rivolgetevi sempre al vostro medico o al farmacista di fiducia, perché ogni integratore ha le sue controindicazioni ed interazioni farmacologiche e questi due aspetti non vanno mai sottovalutati prima di assumere un nutraceutico.

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