In cucina con il Prof. Berrino

Fermi, in un luogo imprecisato dell’Appennino tosco emiliano, osserviamo questo grosso sasso a punta piantato nel bel mezzo del nulla chiedendoci da dove sia arrivato. E’ il sasso di San Zanobi, Vescovo di Firenze nel V secolo, che incontrato il Diavolo per queste terre venne sfidato a camminare con un grosso masso sulle spalle per dimostrare al popolo chi fosse il più forte. Pare che San Zanobi ebbe la meglio…e questo che io e Mina stiamo guardando è proprio il sasso che il Santo alzò con i mignolo e portò fin qui senza alcuno sforzo. Certo che se si fossero sfidati a chi faceva la miglior crema di riso, oggi avremmo meno problemi dovuti all’alimentazione e forse saremmo qui ad ammirare un’enorme pentola da cucina.

Beh, così non è, e noi siamo a Borgo Tossignano piccolo paese appollaiato sulla vena gessoso-solfifera all’interno del “Parco Naturale della vena del Gesso Romagnola”, per il corso di una settimana tenuto dal (grande) Prof. Berrino, Elena Alquati e dalla Dott.ssa Farabegoli della ASL di Imola dal titolo: “Il medico in cucina”. Quale posto migliore!

Una settimana meravigliosa in cui abbiamo unito le ricerche scientifiche più innovative, la pratica in cucina, la macrobiotica e la Medicina tradizionale cinese nel tentativo di comprendere meglio e più a fondo i meccanismi che governano il nostro equilibrio. Ecco, forse questa è proprio la parola magica, quella che manca; quando ci accade qualcosa o quando abbiamo un problema, siamo sempre spinti a pensare “cosa posso prendere” invece di pensare a “cosa posso eliminare”, siamo la società del “cosa posso comprare”  invece del “come posso riusare”.

Il Professor Berrino è affascinante nel suo modo di parlare semplice e concreto, scientifico e mai banale. Un tratto che lo contraddistingue è l’autoironia, e io credo anche l’umiltà. I suoi studi e le sue pubblicazioni sono imponenti e davvero belli eppure è evidente che non c’è la risonanza che tutta la mole di lavoro che ha fatto con i suoi collaboratori meriterebbe. Già, la prevenzione non paga…

Di fatto ci alziamo alle sei del mattino per la parte pratica: la colazione. La attentissima Ivana Melucci della ASL di Imola ed Elena, la nostra guida per la parte pratica e di medicina tradizionale cinese sono in piedi già dalle quattro e viaggiano come missili. Noi un po’ meno…

Siamo quaranta fra medici, farmacisti e operatori del settore e si creano le prime simpatie all’interno del gruppo, naturalmente a tavola, perché è a tavola che si costruiscono le cose migliori, così conosciamo Domenico Battaglia, Medico Urologo siciliano, scrittore e uomo di indubbio spirito goliardico con cui intreccio gare a chi la dice più grossa, Gianpaolo Baruzzi, medico esperto in Anti-Aging e Medicina funzionale, Amalia Scuderi, Dirigente Medico nell’Unità Operativa Igiene Alimenti e Nutrizione, Lorenza Minonzio e Miriam Trussi fantastiche cuoche e organizzatrici di Corsi di cucina Vegan e naturale.

Le giornate sono piene e le informazioni scientifiche che ne ricaviamo sono di altissimo livello; si lavora in pratica dalle sei del mattino alle 22.30 della sera ma non sentiamo la fatica. Tutto quello che mangiamo è preparato da noi ma soprattutto dalle sapienti mani di Elena, Lorenza e Miriam. A seconda del giorno affrontiamo un tema, ad esempio “la sindrome metabolica” e ci alimentiamo come se avessimo quel problema. La prima cosa e forse la più importante  è che il medico conosca l’alimentazione che consiglia al suo paziente e che soprattutto sia la sua stessa alimentazione. Io credo che esista un principio fondamentale che poi è quello che mi guida nella vita e cioè: “l’aderenza”, come sottolinea Domenico, l’aderenza tra ciò che professiamo e ciò che facciamo. E’ qualcosa di più della “coerenza”.

Chi ci conosce lo sa, io e Mina siamo Vegani, per tanti buoni motivi. Se consiglio a qualcuno di comportarsi in un modo è perché io stesso ho quel comportamento. Non vi sembra buffo che dei medici dicano di smettere di fumare perché fa male, e poi escano sul balcone a farsi una bella tirata?? Aderenza, forse manca l’aderenza.

Affrontiamo Sindrome metabolica (diabete, ipertensione, obesità, ipercolesterolemia), tumori, Infiammazioni e l’alimentazione del bambino. Un enorme quantità di cose e di studi. Il risultato? Sempre lo stesso: noi produciamo gran parte delle nostre malattie.

Oggi sono passato in uno studio medico e ho sentito una signora in abbondantissimo sovrappeso che diceva a tutti: “ogni volta che vengo dal medico mi trova una cosa nuova, è meglio che non ci vengo più”

Chiaro no?

 Vorremmo stare bene ma contemporaneamente farci del male con quello che mangiamo, beviamo, respiriamo. La nostra salute dipende direttamente dai nostri comportamenti, così come la salute del pianeta che ci ospita eppure preferiamo chiudere gli occhi.

I risultati importantissimi a cui ormai è giunta la scienza è che le malattie come il diabete, l’ipertensione, i tumori e tante altre sono direttamente legate all’assunzione di cibi di origine animale, ai pesticidi, agli zuccheri contenuti in tutti gli alimenti conservati e ai cibi raffinati. Esistono studi poderosi che dimostrano tutto questo come dimostrano che con la giusta alimentazione si può non solo prevenire ma anche guarire da malattie considerate inguaribili.

Se solo recuperassimo la capacità di ascoltare il nostro corpo…

Il corso si chiude il venerdì sera e noi ce ne torniamo verso casa, con un po’ di nostalgia e con molti amici in più. Soprattutto con un pizzico di saggezza in più e tanto materiale da studiare e approfondire. Non posso non ringraziare con tutto il cuore le persone che hanno organizzato queste giornate di ritiro e tutti i partecipanti che hanno dato il loro meglio. Siamo un passo più vicino ai nostri obiettivi, siamo comunque più di ieri e ci muoviamo felici e sorridenti sentendo che facciamo la cosa giusta. Vi auguro, insegnanti e apprendisti come me, di essere sempre puri, umili e al servizio della vita, perché sia una vita degna di esser vissuta.

Con affetto

Paolo Pallante

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