Olii essenziali: guida di base

Funzioni e usi degli olii essenziali

Gli oli essenziali, anche chiamati oli eterici, sono sostanze pregiate, estratte dalle piante aromatiche, e conosciute fin dall’antichità. Si ha testimonianza del loro impiego in India, Cina, nel Medio Oriente e in Europa. Aromi e oli venivano infatti utilizzati durante le cerimonie religiose, nella preparazione di balsami, profumi e unguenti e come primi rimedi medicamentosi.

Gli oli essenziali esplicano diverse funzioni risultando indispensabili per la vita delle piante: attraggono gli insetti impollinatori conservando la specie di cui sono parte, conferiscono un sapore spesso sgradevole alle piante così da non essere mangiate da animali, difendono dai parassiti, proteggono da muffe, batteri e infezioni.

Le cellule olfattive dell’uomo, annusando l’olio essenziale, trasformano l’odore percepito in impulso elettrico, che a sua volta richiama stimoli ed emozioni più o meno belle. In aromaterapia, gli olii essenziali vengono impiegati per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale. Le molecole degli oli essenziali sono facilmente assimilabili dall’uomo, in quanto hanno molta affinità con i tessuti del corpo, quindi riescono facilmente a penetrare nella cute, passando attraverso i follicoli piliferi, entrano in circolo attraverso il sangue o tramite la linfa e il liquido interstiziale. Le applicazioni in questo caso sono topiche e sono rappresentate da massaggi con oli essenziali diluiti in oli vegetali, creme, unguenti e lozioni o più semplicemente in bagni, docce, pediluvi.

Infine, alcuni olii possono essere assunti a scopo curativo e sotto controllo medico per via orale (ad esempio diluendone un paio di gocce nel miele). Si tratta di olii specificatamente elaborati per uso alimentare. Nonostante ogni olio essenziale sia dotato di una propria attività specifica (balsamico, rubefacente, digestivo, rilassante, depurativo…) tutti gli oli essenziali, anche se in diversa misura, hanno proprietà antisettiche e antibiotiche alcuni anche antivirale nel senso che per contatto abbassano la carica virale. Alcuni sono in grado di sostenere le nostre difese immunitarie.

Azioni degli olii essenziali

Gli olii essenziali si trovano nelle piante in piccolissime quantità e vengono estratte da corteccia, foglie, frutti, radici, semi e petali. Sono l’anima della pianta! Sono sostanze concentrate e ricche di energia, con importanti proprietà farmacologiche, quindi anche con un certo grado di tossicità. I veri oli essenziali sono spesso confusi con quelli economici, genericamente indicati con il termine “essenze” di facile reperimento e di dubbia origine, probabilmente sintetica. I diversi oli essenziali possono presentare svariate azioni sia a livello fisico che psichico:

  • Attivano le funzioni organiche
  • Ripristinano energia e vitalità
  • Riequilibrano l’umore
  • Stimolano l’organismo

 

Tecniche di estrazione

La tecnica di estrazione che varia a seconda della pianta, della parte utilizzata e della giusta procedura, è fondamentale per garantirne la massima qualità. Esistono quattro tipi principali di tecniche di estrazione:

  • la spremitura, che consiste in un processo di estrazione di tipo meccanico e a freddo;
  • la distillazione in corrente di vapore mediante il distillatore (è uno dei metodi più usati per l’estrazione degli oli dalle parti più resistenti delle piante, come legni, cortecce, resine e foglie)
  • l’enfleurage è il metodo usato per estrarre gli oli essenziali dai petali e dalle parti molto tenere delle piante, per cui i fiori vengono appoggiati su lastre ricoperte di grasso purificato, sfruttando la capacità dei grassi, di assorbire gli odori. I fiori cedono al grasso il loro profumo e sono sostituiti con altri fiori, finché il grasso non si satura di profumo, poi si scioglie il grasso con alcol e quindi si separa l’olio essenziale;
  • l’estrazione con uso di solventi, impiegata per le piante aromatiche pregiate, come la rosa e il gelsomino, con essenze che non resistono al calore.

Le note aromatiche

Nel XIX secolo il francese Septimus Piesse un chimico e profumiere inglese tra i principali autori e innovatori delle idee moderne sui profumi, introdusse il concetto di scala musicale nell’ambito del profumo, classificando ogni odore sulla base delle note di una scala. Ogni profumo corrispondeva per Piesse ad un semitono. Questa classificazione considera il grado di volatilità dell’olio essenziale ed è sicuramente una delle classificazioni più interessanti per scegliere l’olio essenziale più adatto alle proprie necessità. La classificazione avviene in base agli odori che possono essere percepiti dal nostro olfatto in relazione al tempo trascorso.

NOTA DI TESTA adatte a chi cerca concentrazione ed in genere con azione stimolante. Per riprendere l’analogia con la scala di note musicali, si tratta del SI: arancio dolce e amaro, bergamotto, cajeput, canfora, cardamomo, carvi, cedro (frutto), citronella, cumino, estragone, eucalipto, lemongrass, limone, litsea, mandarino, menta piperita, petitgrain, pompelmo (la nota più alta o “acuta” fra tutte), verbena.

Le note di testa sono solitamente caratterizzate dalla loro leggera, spesso fresca fragranza. Sebbene intenso all‘inizio, il profumo si affievolisce col passare del tempo. Le note di testa hanno quindi una vibrazione più veloce. Se si vuole cambiare uno stato mentale o un pensiero in maniera molto rapida si consiglia di utilizzare un olio essenziale appartenente a questa categoria.

NOTE MEDIE O DI CUORE sono il cuore del profumo: mediamente persistenti, si manifestano avvolgenti e fiorite, piene, sensuali. Questi oli vanno ad agire a livello del torace e sono spesso in relazione con i diversi organi del corpo, contribuendo a riequilibrarli. Da un punto di vista psichico agiscono a livello emozionale e sentimentale, risvegliando anche sensazioni dimenticate. Alcuni esempi di note di cuore: Ylang ylang, Chiodi di garofano, Finocchio, Lavanda, Geranio, Camomilla, Gelsomino, Rosa.

NOTE BASSE O DI BASE emergono più lentamente rispetto alle altre ma ci accompagnano per più tempo: sono l’anima del profumo. Dall’aroma ricco e profondo, speziato, intenso. Gli oli di base vengono spesso usati per fissare altri oli più volatili, stabilizzarli. Il loro profumo viene percepito con la parte bassa del corpo, con proprietà spesso rilassanti e sedative.

Alcuni esempi di note di base: Legno di Cedro, Incenso, Mirra, Vetiver, Patchouli, Benzoino, Sandalo.

Generalmente una composizione armoniosa è formata da

25-30% di olii essenziali di base

10-15% di olii essenziali di cuore

50-60% di olii essenziali di testa

 

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