Rimedi naturali e sostegno all’azione del sistema immunitario

Il sistema immunitario di ogni essere umano è costituito da vari organi, tessuti e cellule circolanti che comunicano tra di loro, la sua funzione è quella di intervenire in difesa dell’organismo in presenza di infezioni causate da vari microrganismi quali virus, batteri, funghi, parassiti e da molecole da questi prodotte (gli antigeni), quando questi penetrano nel corpo umano attraverso l’aria inalata, il cibo ingerito, i rapporti sessuali, le ferite ecc..  L’importantissima attività protettiva del sistema immunitario viene esercitata attraverso una triplice linea difensiva: barriere meccaniche e chimiche (cute, muco, sudore, acidità di stomaco, microbioma), immunità innata o aspecifica che possediamo sin dalla nascita (macrofagi, granulociti ecc..) ed immunità acquisita o specifica (linfociti ed anticorpi) che si sviluppa più lentamente dopo il primo incontro con uno specifico agente patogeno.  Il ruolo chiave nell’immunità tuttavia, lo giocano gli anticorpi, i linfociti (T e B), ed i monociti. Quando un agente viene riconosciuto come estraneo i linfociti attivano una sofisticata e fine cascata di eventi che comporta il richiamo di cellule e mediatori che hanno il fine di uccidere ed eliminare l’agente infettivo. Questa capacità difensiva è dovuta al perfetto equilibrio biochimico che esiste tra i vari componenti del sistema immunitario, se questo equilibrio viene a mancare o si altera per diversi motivi il nostro organismo può ammalarsi più facilmente. Cosa fare per mantenere questo equilibrio? Oltre a condurre uno stile di vita sano caratterizzato da una buona attività fisica ed un’alimentazione corretta, sicuramente un aiuto ci può venire anche dalla medicina naturale ed in particolar modo dalla fitoterapia e micoterapia. In natura esistono diversi rimedi che si possono utilizzare per rafforzare e mantenere efficiente il nostro sistema immunitario, in questo articolo farò una semplice descrizione di alcuni di loro.

Tra le piante più conosciute in letteratura scientifica per stimolare e modulare il nostro sistema immunitario sicuramente dobbiamo citare l’Echinacea Angustifolia, l’Astragalo e l’Uncaria Tomentosa; esse rappresentano i fitocomplessi naturali più utilizzati a tale scopo, anche se si diversificano tra loro per le loro proprietà, le molecole presenti negli estratti di queste piante infatti possono avere tutti un’azione immunomodulante, ma si diversificano per la loro azione antinfiammatoria (Uncaria Tomentosa), antivirale, adattogena contro lo stress e protettiva epatica (Astragalo  Membranaceus ), antibatterica, antinfiammatoria e cicatrizzante (Echinacea Angustifolia). Tali rimedi naturali si possono utilizzare sia in fase preventiva che in acuto e richiedono una finestra terapeutica, cioè una pausa di 15 giorni tra un ciclo e l’altro di assunzione questo per evitare un’eccessiva stimolazione del nostro sistema immunitario che può diventare dannosa e generare problemi più che benefici in alcune situazioni.

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L’Euleterococco 
insieme al Ginseng ed alla Rhodiola è tra le piante più utilizzate come adattogeno per combattere lo stress, che come ho detto rappresenta un indebolimento del sistema immunitario, tuttavia l’Euleterococco è anche importante perché si è visto da recenti studi che aumenta l’attività antivirale nell’organismo, inibisce la replicazione del rinovirus e del virus dell’influenza, stimola anche la proliferazione dei linfociti T e possiede anche un effetto antinfiammatorio.

La Rhodiola Rosea è una pianta medicinale stimolante adattogena, ma presenta anche altre proprietà compresa quella antibatterica ed antivirale, è efficace contro i virus dell’influenza grazie alla sua capacità di inibire le neuraminidasi virali, enzimi che aiutano i virus ad abbandonare una cellula infettata per attacarne altre, della Rhodiola si utilizzano le radici sotto forma di estratto o di tintura idroalcolica.

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Sambucus Nigra da sempre in uso nelle patologie invernali nelle regioni alpine, ha provati e specifici effetti antivirali che si manifestano soprattutto nei confronti dei virus influenzali sia di tipo A che di tipo B oltre che degli herpes virus (herpes, citomegalovirus e virus della mononucleosi). Le sostanze contenute nelle bacche di Sambuco inibiscono la replicazione del DNA virale, possono essere quindi utili in generale in tutte le virosi, il Sambuco è un potente immunostimolante che può essere utile nei pazienti iporeattivi ed immunodepressi. L’attivazione della reattività è particolarmente indicata in corso di virosi, patologie che spesso inducono immunosoppressione.

Aglio notissima pianta della famiglia delle Liliaceae, contiene un olio essenziale costituito da composti solforati, sostanze volatili ed enzimi che fanno dell’Aglio un potente antimicrobico ad ampio spettro contro molti generi di batteri, virus, vermi e funghi. L’Aglio inibisce specificatamente la produzione di sostanze infiammatorie implicate nella patogenesi di molte delle complicanze legate all’infezione.

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La Berberina è un alcaloide presente nella radice di alcune piante (Hydrastis canadensis, Berberis aquifolium, Captis chinensis) molto utilizzata nella  Medicina Tradizionale Cinese, possiede varie proprietà, è utilizzata per curare la sindrome metabolica perché agisce sul metabolismo dei carboidrati, dei trigliceridi e del colesterolo diminuendoli. Possiede però anche un’azione antivirale ed antinfiammatoria polmonare, agisce bloccando la fusione-entrata del virus nella membrana cellulare, la si associa spesso con integrazione di Omega 3, per ridurre gli effetti trombotici.

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Scutellaria Baiclasensis: pianta della famiglia delle Lamiacee, la cui radice è stata usata come rimedio antinfiammatorio ed antiinfettivo per migliaia di anni. La baicalina, principio attivo della pianta è responsabile dell’azione antivirale nei confronti del virus respiratorio sinciziale (RSV), virus RNA della famiglia degli ortopneumovirus che provoca una notevole reazione infiammatoria con infiltrato di linfociti T. Il trattamento con la pianta riduce tale infiltrato ed il conseguente danno tissutale. L’analisi di queste evidenze chiarisce il ruolo di modulazione dell’immunità innata e di stimolazione sulla resistenza leucocitaria.

La Liquirizia è una pianta che cresce in Italia, ma conosciuta in tutto il mondo sia per il suo impiego fitoterapico che per quello dolciario e liquoristico, appartiene alla famiglia botanica delle Fabacee, la sua radice si utilizza in caso di ipotensione, reflusso, gastrite, ulcere gastriche e colon irritabile, ma in medicina naturale è molto apprezzata anche per la sua spiccata azione antivirale. Fin dagli anni 80 l’efficacia dei principi attivi presenti nella liquirizia è stata dimostrata nei confronti di diverse tipologie di infezioni virali, come infezioni da herpes simplex, encefalite giapponese, virus della varicella (herpes zoster) ed epatiti virali. Inoltre è stato svelato in diversi studi che la glicirrizina, il principio attivo più importante contenuto nella liquirizia, presenta attività antivirale nei confronti del virus HIV.  La liquirizia si è dimostrata un valido alleato anche nella lotta contro la sindrome respiratoria acuta e severa (SARS), una forma atipica di polmonite causata dal coronavirus SARS-CoV, apparsa per la prima volta nel novembre del 2002. Studi sperimentali hanno dimostrato che la glicirrizina non permette ai virus di attaccarsi sulla membrana delle cellule dell’organismo attaccato dal virus, inoltre stimolando la produzione di interferone ostacola la riproduzione del virus stesso, rallentandone la sua diffusione da una cellula all’altra. La liquirizia è controindicata negli ipertesi in gravidanza ed allattamento. Si può assumere sotto forma di estratto secco o come taglio tisana. La liquirizia presenta diverse controindicazioni: un largo consumo di liquirizia può essere causa di ipertensione. Non va assunta in gravidanza, allattamento, in presenza di una malattia cardiaca, è sconsigliata per i bambini. A causa dei suoi effetti aldosterone-simili, può causare ritenzione idrica, aumento della pressione e perdita di potassio. Questi effetti possono essere particolarmente gravi in soggetti che assumono diuretici, digitale, con elevata pressione sanguigna, patologie cardiache e diabete.

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Andrographis Paniculata pianta molto utilizzata nella Medicina Tradizionale Cinese, dove viene suggerita come amaro tonico. Essa recentemente è stata utilizzata in alcuni studi clinici come rimedio antinfiammatorio contro i sintomi dell’influenza. Il meccanismo d’azione dell’estratto di Andrographis, sembra sia dovuto alla sua capacità di inibire le sostanze infiammatorie che vengono rilasciate soprattutto a livello respiratorio. Ciò conferma l’utilità non solo nelle malattie infiammatorie virali.

Anche la Gemmoterapia, una branca della fitoterapia che utilizza i tessuti embrionali delle gemme delle piante, può essere utilizzata per sostenere il sistema immunitario, è il caso del gemmoderivato di Corylus Avellana (Nocciolo) che è di estremo interesse, esso tende infatti a diminuire le tendenze alla sclerosi fibrosi a livello organico generale ed a livello epatico e polmonare in particolare. Tra le conseguenze più gravi di alcuni virus vi è l’insorgenza della polmonite interstiziale, sono proprio le fibrosi a livello polmonare che possono rappresentare un residuato permanente della malattia. I soggetti a rischio, in relazione all’età dovrebbero assumerlo da subito; nei soggetti con sintomi dovrebbe essere assunto al loro esordire e fino al completo sparire del sintomo.

La Micoterapia ci viene in aiuto in caso di infezioni con i Funghi medicinali ricchi di β-glucani polisaccaridi macromolecole biologiche che si trovano nelle pareti cellulari di funghi, lieviti ed alghe, essi sono in grado di favorire o modulare la risposta immunitaria prevalentemente aspecifica che diventa più veloce ed efficace nel rispondere all’aggressione del virus, mediante l’attivazione di sistemi di prima difesa nel nostro organismo. Queste molecole immunomodulanti non sono presenti nei mammiferi, da qui si intuisce l’importanza di assumere questi integratori per potenziare il nostro sistema immunitario. I funghi che possiedono questa peculiare funzione sono il Cordyceps sinensis, il Maitake, il Ganoderma Lucidum detto anche Reischi, lo Schitake e l’Agaricus, alcuni di loro sono adattogeni ma tutti per la presenza di β-glucani sono in grado di ridurre l’infiammazione e migliorare la risposta immunitaria nei confronti di virus, batteri e parassiti.  Per avere un ottimo effetto immunomodulante è bene assumere mix di β-glucani diversi tra loro, ottenuti dai vari funghi medicinali, inoltre è consigliabile assumere contemporaneamente anche della vitamina C, sia perché contribuisce al mantenimento della normale funzione del sistema immunitario ed alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, sia perché l’acido ascorbico spezza le grosse molecole dei β-glucani facilitandone l’assorbimento a livello intestinale. Tra le piante più ricche di vitamina C in natura bisogna ricordare la Rosa Canina, l’Acerola e l’Olivello Spinoso.

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In fitoterapia si utilizzano anche integratori alimentari a base di Papaya fermentata per rinvigorire l’organismo, alzare le difese immunitarie e rallentare il processo d’invecchiamento precoce, provocato dall’azione dei radicali liberi, le proprietà antiossidanti della Papaya si sviluppano al termine di una fermentazione alcolica del frutto fresco a bassa temperatura della durata di 8 – 10 mesi. La papaya fermentata rinforza il sistema immunitario aiutando l’organismo a difendersi dalle aggressioni esterne, perché aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-base, per l’effetto alcalinizzante dell’enzima papaina. I batteri patogeni che vivono abitualmente nel nostro intestino, proliferano in ambiente acido, se invertiamo il PH al terreno muoiono, e di conseguenza il nostro sistema immunitario si rinforza a partire dalla flora batterica intestinale.

Anche l’Oligoterapia è importante per sostenere il sistema immunitario, gli oligoterapici sono elementi chimici, per lo più metallici, presenti in piccolissime tracce nel nostro organismo e svolgono il ruolo di catalizzatori nelle reazioni enzimatiche, ovvero stimolano o velocizzano alcune reazioni a livello cellulare molto importanti per il corretto funzionamento dell’organismo. L’assenza o carenza di questi elementi rallenta o provoca blocchi e alterazioni della funzionalità metabolica con conseguenti danni ai vari organi e tessuti del corpo. E’ quello che succede al sistema immunitario quando viene  a mancare lo Zinco  –Zn- ed il Rame -Cu-. Lo zinco ha un ruolo fondamentale nella replicazione cellulare nell’espressione della informazione genetica e nella stabilizzazione di tutte le molecole biologiche. I linfociti dei soggetti carenti in Zinco sono assai meno reattivi di quelli dei soggetti normali, il Timo organo linfoide primario per lo sviluppo dei linfociti T, ha dimensioni piccole nei soggetti carenti di Zinco ed è poco attivo nella sua funzione immunologica acquisita. Il Rame ha un ruolo fondamentale nello stimolo immunologico che lo rende essenziale per combattere le infezioni e riparare i tessuti lesionati dal processo infiammatorio, grazie appunto al suo effetto antiradicali liberi. Per questo è fondamentale integrare sia il Rame che lo Zinco quando il nostro sistema immunitario deve essere rafforzato.

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NOTA BENE

Prima di assumere qualsiasi tipo di rimedio naturale o integratore citato in questo articolo per rafforzare  e sostenere le difese immunitarie, è necessario rivolgersi al proprio medico o al farmacista di fiducia, questo perché l’uso di un integratore o di un estratto di una pianta anche se naturale può rappresentare una controindicazione se si soffre di particolari patologie (ad esempio malattie croniche come diabete, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie degenerative, asma ed allergie ecc.), se ci si trova in particolari condizioni (ad esempio gravidanza o allattamento al seno) e se si stanno seguendo terapie farmacologiche, per quest’ultima condizione è sempre bene chiedere al farmacista se ci sono interazioni tra i farmaci che si stanno assumendo e l’integratore che si sta acquistando, al fine di evitare insuccessi terapeutici ed interazioni pericolose per la salute.

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