Ed ecco che arrivano i primi freddi. Talvolta in modo repentino, tanto che non abbiamo neanche il tempo di adeguarci al nuovo clima e, si sa, temperature che si abbassano, malattie in agguato.
Riuscire a non essere contagiati dai malanni invernali è molto difficile, poiché la diffusione dei virus è favorita da ambienti surriscaldati, poco umidificati, e dove soggiornano molte persone.
Si può comunque attuare una terapia di prevenzione con i rimedi naturali, in particolare con l’uso delle piante fitoterapiche, che con la loro azione dolce, ma profonda, agiscono come una corazza da vestire, uno scudo che renderà il nostro organismo più forte, in grado di tener lontani raffreddore, tosse, mal di gola e influenza. Nel caso in cui si venisse contagiati, le piante aiuteranno a risolvere più velocemente e senza grandi effetti collaterali la malattia.
Il primo passo da fare è quello di dedicare una piccola parte della giornata nel preparare una tisana: se si farà come forma di rispetto verso se stessi il risultato verrà amplificato.
Si potrebbe paragonare questo momento ad un rito, quello del tè, che ha origini antichissime: maestri di tale arte sono i giapponesi.
Il CHA NO YU è per i giapponesi un rito sociale, ma soprattutto spirituale.
Quando si rallenta, si concede a se stessi la meravigliosa opportunità di vivere il presente nel pieno della propria consapevolezza, colmandola di significati e cogliendone gli aspetti più vivi e profondi. Consapevolezza che si ottiene se si è concentrati sui nostri cinque sensi.
Dopo aver predisposto un ambiente di calma ed equilibrio senza rumori e stimoli esterni, ci si concentra su se stessi, si ascolta il proprio respiro, il rumore dell’acqua che pian piano bolle, si annusa il profumo delle erbe, che arrivando al nostro ipotalamo suscita emozioni, poi si sorseggia la tisana lentamente, svuotando la mente dall’ansia, liberandola dalle preoccupazioni.
Per dare un tocco in più al nostro rito potremmo accendere una fantastica lampada di sale, che con la sua luce ambrata renderà l’atmosfera ancora più suggestiva.
Ed ora veniamo alle erbe per la tisana: tante sono le piante in questione, il loro valore aggiunto è che spesso sono multifunzione, poiché respirare gli effluvi caldi della tisana contribuisce a liberare le vie respiratorie, questo può essere un modo per sfruttare appieno le diverse proprietà delle piante.
Sicuramente tra le piante più indicate per aumentare le nostre difese immunitarie troviamo l’echinacea e la rosa canina, la prima in particolare riesce a potenziare l’attività dei fagociti, cellule del sistema immunitario deputate ad aggredire gli agenti patogeni, per questo è utile sia nella prevenzione che durante i primi sintomi della malattia da raffreddamento. La rosa canina deve la sua attività al contenuto in vitamina C. In caso di raffreddore, tosse e sinusite, potranno venire in aiuto piante ricche di oli essenziali come eucalipto, timo, menta, ma anche la comunissima camomilla, ci aiuteranno a sfiammare e a drenare il muco in eccesso: il timo in particolare è considerato l’antibiotico della medicina popolare, con il suo mix di essenze dall’attività antivirale e antibatterica.
Se c’è mal di gola e tracheite si potranno usare piante come la malva, la piantaggine, l’altea, ricche di mucillagini lenitive per le mucose delle prime vie aeree; mentre si userà l’erisimo, detto anche “erba dei cantanti” per la sua azione sulle corde vocali, in caso di afonia.
Se è presente febbre si ricorrerà a piante come la spirea olmaria e alla corteccia di salice, ricche di acido salicilico, da cui deriva l’acido acetil salicilico, principio attivo della nota aspirina, che ha di fatto sostituito l’uso di queste piante.
Per sudare e quindi sfruttare l’effetto antipiretico, in caso di febbre si può usare una tisana di tiglio o sambuco, particolarmente gradevole se aromatizzato con fiori di lavanda. Un ultimo consiglio è quello di gustare la nostra tisana aggiungendo come tocco finale le spezie che, tutte indistintamente, possiedono meravigliose proprietà terapeutiche, che spaziano da quelle antivirali e antibatteriche a quelle antiossidanti, antinfiammatorie e di regolazione della nostra omeostasi.
Tra le spezie come non citare la meravigliosa cannella, il piccante zenzero, il pepe nero, i chiodi di garofano, il cardamomo: il gusto finale sarà ancora più intenso, e gli oli essenziali di cui le spezie sono ricche contribuiranno ad accelerare la nostra guarigione e rendere il sistema immunitario più efficiente.
Per concludere, ecco due ricette per un colluttorio naturale e un oleolito balsamico
Colluttorio: in 150ml di acqua bollente lasciare in infusione per 10-15minuti 10 grammi per ciascun tipo di erba: eucalipto, timo, erisimo e menta. Utilizzare entro le 24h per fare più volte al dì gargarismi.
Oleolito: in 10ml di un opportuno olio vettore aggiungere 2 gocce di olio essenziale di timo, di lavanda e di eucalipto. Questo olio si può usare come linimento sia da porre alla base del naso che da spalmare sul petto.
Per qualsiasi domanda o per creare la composizione di erbe e spezie che fa al caso tuo in questo momento ell’anno, ti aspettiamo nell’area L’ERBORISTERIA della Farmacia Pallante.
Dott.ssa Anna Maria Micciarelli